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Ottobre 2018

Swimrun Cheers

Il marchio INKOSPOR®, sinonimo di qualità e garanzia a tutela del consumatore, va sempre più affermando i propri prodotti nel contesto dello sport, all’insegna della multidisciplina. Andando ad abbracciare anche nuove realtà quali lo SwimRun, dalle quali può avvalersi oggi di testimonial interessanti quali Diego Novella e Veronica Castelli.

Per conoscere più nei dettagli tale disciplina abbiamo posto alcune domande ai due atleti:

Una breve sintesi per spiegare in che cosa consiste lo swinrun.

Diego: «Lo swimrun è una disciplina multisport che nasce in Svezia nel 2002, per scommessa tra amici dopo una serata di abbondante bevute. Qualche anno dopo, diventa una disciplina che appassiona sempre di più: nuoto e corsa a frazioni alternate e ripetute, senza zona cambio e senza standardizzazioni di distante o frazioni. È il territorio che ti chiama e tu lo devi vivere, senza limiti geografici (finita la terra nuoti, finita l’acqua corri), e senza limiti mentali. Tutto avviene all’insegna del puro spirito di adattamento. Senza guardare il cronometro: la gara va vissuta e portata a termine. Questa è la vera libertà!».

Come sarebbe a dire che non c’è zona di cambio?

Diego: «Esatto! Confermo: non c’è zona cambio. Tu parti con la stessa attrezzatura con la quale arrivi: scarpe da swimrun, body o muta se l’acqua è fredda (nelle frazioni di corsa, la muta si slaccia e la si sfila dalla parte alta del corpo), palette, pull buoy, cuffia ed occhiali. Questa è l’attrezzatura da swimrun».

Invece, quando si parla di swimrun cheers le cose cambiano? – La domanda viene in questo caso rivolta a Veronica Castelli-.

Veronica: «In questo caso si entra in un contesto un po’ diverso, sviluppato in un ampio arco temporale. Lo swimrun cheers, è un progetto che dura 10 mesi, che comprende una quindicina tra test (10 Km totali circa, suddivisi in 2 Km di nuoto su due o tre frazioni e 8 Km di corsa su tre frazioni. Prove aperte a tutti. Anche a chi non conosce la disciplina e intende provare. Senza ritmi da gara) e test pro (18/20 Km totali circa, con 4/5 Km di nuoto disposti su 5/7 frazioni e 15 Km di corsa suddivise su 7 frazioni, per chi già pratica e vuole allenarsi con ritmo gara).

In Italia esistono già delle località nelle quali si sono svolte prove di questa nuova e interessante disciplina?

Veronica: «Certamente! La nostra è una disciplina che ben si adatta a paesaggi suggestivi ed eterogenei. Potrei citare la gara “Swimrun Cheers”,a Stresa. Poi i test sul Lago di Monate, sul Lago di Mergozzo e sui Laghi di Avigliana. Quest’anno la grande novità introdotta, oltre ai Test Pro, è stata la festa di fine stagione a Mergozzo. Un fine settimana intenso di gare: la prima in notturna della storia. Si è svolta lo scorso sabato 13 ottobre (siamo stati menzionati in Wikipedia!11), e poi una gara più lunga, il giorno successivo. Una bellissima due giorni tra amici, sorrisi, bei posti, buon cibo ed ottima birra. Perché è bello continuare a festeggiare anche dopo la gara. È questo del resto, il vero spirito swimrun del nord».

Entrando più nei particolari, viene spontaneo chiedere quanto durano i test e quanto dura la gara. Riuscire a capire anche quale sia per gli atleti l’effettivo dispendio energetico.

Veronica: «Il test base (10 Km totali), per come lo strutturiamo noi, ha un ritmo tranquillo da corsa chiacchierata ed ha diverse pause per ricompattare il gruppo. La durata complessiva è di circa un’ora e mezza, con circa 1000 calorie bruciate. Con il test pro (18/20 Km totali), il tempo complessivo arriva alle 2 ore e mezza, comportando un dispendio energetico che va dalle 2.000 alle 2.200 calorie bruciate. Una gara in Engadina, a cui ho partecipato a inizio luglio, lunga 45 Km totali, di cui 8 di nuoto e 37 di corsa e con 2000 metri di dislivello, percorsa a ritmo lento, mi è costata 4.000 calorie. Una gara come la Swimrun Cheers Iron, con i suoi 40 Km totali, di cui 10 in acqua, e 30 di corsa, con poco più di 800 metri di dislivello; percorsi in meno di sei ore dai primi, richiede un dispendio calorico di circa 4.700 calorie. Per la Swimrun Cheers Short, lunga 21 Km, 2 a nuoto e 19 di corsa, percorsa dai primi in 2 ore e 38 minuti, il dispendio energetico ipotizzabile è di circa 2.600 calorie».

Sarà quindi fondamentale pianificare un opportuno protocollo di reintegro. – Domanda rivolta a Diego Novella –

Diego: «Una pianificazione assolutamente prioritaria. Fare swimrun è impegnativo, anche dal punto di vista del reintegro di liquidi e solidi. Si corre e si nuota, si affrontano tutti i terreni, bisogna vedere bene i sentieri dove si corre, occorre avere i muscoli sempre pronti a rispondere al massimo ed anche una buona lucidità mentale. Bisogna sempre adattarsi al meglio: alle condizioni delle acque libere, salite, discese, apri e chiudi la muta. Nei briefing pre-gara, ricordiamo sempre che è fondamentale idratarsi e nutrirsi. Guai saltare un ristoro. Alla nostra gara, abbiamo chiesto a Inkospor di aiutarci a predisporre i ristori in maniera tale da poter offrire il massimo ai nostri concorrenti. Abbiamo predisposto 5 ristori con prodotti Inkospor, seguendo attentamente le indicazioni che ci ha fornito la casare. Il risultato è stato poi sotto gli occhi di tutti: nessuno dei nostri concorrenti ha avuto problemi legati all’idratazione o alimentazione. La parte idrica era coperta da prodotti quali Active Liquids Zero e Power Drink Xtreme, mentre i gel che abbiamo messo a disposizione erano Xtreme Energy gel, barrette Energy. Tutti prodotti all’insegna dell’eccellenza a marchio INKOSPOR®».

Una domanda rivolta a entrambi: come siete venuti a conoscenza dei prodotti INKOSPOR®?

Veronica: «Abbiamo conosciuto i prodotti Inkospor, dopo un’indagine sulla qualità dei prodotti presenti sul mercato. In base alla loro naturalezza e alriscontro degli atleti che ne fanno uso. Swimrun Cheers, è sinonimo di sicurezza, qualità e divertimento. Abbiamo uno standard elevato in merito e vogliamo dare sempre il massimo ai nostri atleti. Il territorio, lo sviluppiamo e valorizziamo al meglio. Il nostro impegno è sempre al massimo, ma ci mancava un partner all’altezza, che potesse garantire la qualità e la sicurezza dei nostri atleti. Perché sicurezza non è solo assistenza di specialisti del soccorso sul terreno di gara, ma è anche appoggiare la prestazione con una corretta idratazione e alimentazione durante la gara. I risultati ci hanno dato ragione un’altra volta. Tutti i concorrenti, provenienti da 9 diverse nazioni, hanno gradito quanto è stato messo loro a disposizione nei 5 energy point (Active Mineral Light, Active Liquids Zero). Ciò

gli ha permesso di fornire ottime prestazioni lungo tutto il tracciato, chiudendo alla fine con Xtreme Recovery Drink».

Diego: «Vorrei segnalare che a livello personale, in periodi di Test e Test Pro (dove faccio una trentina di Km al giorno di Swimrun), utilizzo Mineral Light Active, Power Drink Xtreme ed Xtreme Energy Gel. Prodotti eccellenti a marchio Inkospor. Solo così riesco a fare tutta quella strada, all’insegna del sorriso e di ottime prestazioni. Potendo fruire di una velocità di recupero, molto ridotta, grazie a Xtreme Recovery».

Vittorio Bissaro e Maelle Frascari si allenano per le Olimpiadi di Tokyo 2020

I prodotti INKOSPOR rappresentano l’eccellenza assoluta e relegarli al solo ambito sportivo significa diminuire la loro valenza. Questo perché, è bene sottolineare, tutto parte dalla casa madre; l’azienda farmaceutica tedesca Nutrichem Diat+ Pharma GmbH, specializzata in alimentazione clinica, dietetica e sportiva da più da 40 anni.

Giusto premettere allora, che anche in ambito sportivo, tali prodotti siano testati nelle discipline più variegate. Come la vela, per esempio.

A tale proposito, INKOSPOR ha affiancato e affiancherà Vittorio Bissaro e Maelle Frascari mentre si allenano per vincere una medaglia per l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nella classe catamarano NACRA 17

Riguardo al tipo di alimentazione prevista per trasferte molto esigenti, Maelle sembra avere le idee chiare: «Potrà sembrare banale come riflessione, ma quando si parte per questi viaggi dobbiamo avere le idee chiare su che cosa portare. Sia per quanto riguarda l’abbigliamento, che per quanto concerne i materiali e ovviamente, l’alimentazione. Lo spazio a disposizione è limitato e aggiungere qualcosa significa inevitabilmente dover rinunciare a qualcos’altro».

Relativamente all’alimentazione, come si può capire dalle affermazioni di Maelle, ecco come INKOSPOR possa rappresentare la scelta ottimale. Il giusto mix di qualità e praticità: «In queste trasferte Inkospor assume un ruolo assolutamente prioritario. Partiamo all’insegna della massima parsimonia a livello di approvvigionamento di barrette e di integratori. Una quantità comunque sufficiente per poter essere sempre al meglio durante le regate. Consapevoli, conoscendo bene ciò che assumiamo prima, durante e post prova, che non avremmo sorprese a tale riguardo».

È importante in esperienze così impegnative sia sotto il profilo fisico, che psicologico, poter disporre di uno specifico prodotto in grado di risollevarti con immediatezza. Su tale argomento la disamina di Vittorio è molto accurata: «C’è un prodotto in particolare che mi sento di consigliare, che reputo molto efficace. Un prodotto che mi fa sentire di tornare indietro con gli anni, ai tempi del’università. Quando si faceva di tutto per tenere gli occhi aperti fino a tardi. Si tratta dell’integratore “Inkospor X Treme Guaranà”. Un eccitante naturale, l’ideale quando l’attivazione non è al massimo o la stanchezza comincia a farsi sentire. Lo teniamo sempre nella sacchetta cibo (quella che prima di ogni prova il nostro allenatore ci consegna in barca) perché rappresenta la giusta risposta per le emergenze ed è indispensabile nelle regate dove la lucidità è fondamentale. È ovvio che prima della fine di una regata, l’ho assumo».

Per Vittorio INKOSPOR è stata una scelta casuale. Oggi però questi prodotti rappresentano dei compagni inseparabili nell’attività sportiva: «Una collaborazione nata un po’ per caso. Ai tempi della mia prima campagna olimpica per Rio 2016, con Silvia Sicouri. Insieme abbiamo deciso di farci seguire da un nutrizionista / velista, che poi è diventato amico: Stefano Carnevali. In quel periodo eravamo alla ricerca del supporto di un’azienda di integratori e Stefano ci consigliò di provare i prodotti Inkospor. Ci siamo trovati subito bene; sia per la varietà del catalogo prodotti, che per la qualità delle materie prime . Ma soprattutto, per il rispetto delle fondamentali normative alimentari».

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