Valore Biologico e punteggio chimico: proviamo a fare chiarezza con un esperto
Qualche giorno fa ci siamo imbattuti in una pubblicità di integratori, un po’ troppo semplicistica dal nostro punto di vista. L’azienda in questione mette in evidenza solo alcuni valori dei propri prodotti, non fornendo informazioni complete per il consumatore.
È sempre più necessario fare chiarezza tra la differenza tra valore biologico e punteggio chimico. Il valore biologico è un parametro di valutazione delle proteine plastiche introdotte nell’organismo con l’alimentazione. Il punteggio chimico è dato dal rapporto tra la quantità di un dato aminoacido essenziale in un grammo della proteina in esame e la quantità dello stesso aminoacido in un grammo della proteina di riferimento biologica (dell’uovo). Più è alto questo indice e maggiore sarà la percentuale di aminoacidi essenziali.
Abbiamo chiesto al Dottor Paolo Casali di aiutarci fare chiarezza sull’argomento; qui sotto il suo commento.
Valore biologico e punteggio chimico, la parola del Dottor Casali
Fare chiarezza sui messaggi ingannevoli che vengono passati al consumatore è sempre più necessario per far sì che le persone utilizzino con coscienza critica ed in modo proficuo alimenti ed integratori alimentari che possono avere un effetto benefico per la propria salute e performance fisica.
Comunicare ad esempio, in modo ambiguo, che la presenza di diverse fonti di proteine in un integratore favorisca l’aumento del Valore Biologico del prodotto, genera confusione nei consumatori meno esperti. Cosi come parlare di proteine facilmente assimilabili, di valori biologici elevati, utilizzando amminoacidi che al contrario non si assorbono completamente dal nostro organismo.
In primis, ci ripetiamo, il Valore Biologico non è il dato di riferimento migliore da considerare per conoscere la qualità proteica, bensì il Punteggio Chimico, calcolato sulla base del profilo amminoacidico riportato in etichetta. Successivamente occorre precisare anche che non è detto che fonti di proteine diverse siano per forza più efficaci rispetto ad un’unica fonte: queste infatti devono poter essere complementari, facendo aumentare le concentrazioni di Amminoacidi limitanti, altrimenti non ha senso usarne di diverse se poi il potere nutritivo rimane basso. In fine, come possiamo parlare di miglior assorbimento quando utilizziamo formule chimiche non efficaci? Ad esempio usare Amminoacidi destrogiro invece che i più assimilabili levogiro?
Questi come tantissimi altri sono solo alcuni esempi di messaggi equivoci e spesso troppo semplificati in materie importanti che ricadono sulla valutazione dei prodotti da parte di chi li acquista.
Dott. Casali Paolo, Farmacista e Personal Trainer
Prova il calcolatore delle proteine
Al fine di informare il consumatore, ma non solo, abbiamo creato sul sito di Inkospor Italia una sezione dedicata al calcolo delle proteine, utilizzando il calcolatore sviluppato dalla nostra casa madre Nutrichem Diät+Pharma GmbH sulla base della proteina di riferimento, che può essere usato per qualsiasi polvere proteica.