Uno spuntino buono e di qualità
Avere sempre a disposizione uno spuntino naturale, salutare, gustoso e pratico non è sempre semplice né tantomeno facile con i tempi che corrono: gli #alimenti, la #frutta fresca e la #verdura in particolare, sono sempre più poveri di #micronutrienti fondamentali, sempre più ricchi di #acqua ed #aria, grazie allo sfruttamento delle colture intensive, alla pochezza di elementi nei terreni coltivati ed alle lunghe conservazioni in celle frigorifere. Per non parlare della praticità: non abbiamo più tempo né pazienza per sbucciare un’arancia od una mela davanti al nostro PC.
Il termine #salutare poi sarebbe da bandire dall’80% dei banconi dei supermermarket che presentano snack vari, dolci o salati che siano.
Snack identificabili come SALUTARI dovrebbero contenere un quantitativo nullo di conservanti, date di scadenza relativamente brevi (diffidate dei prodotti che recano termini di scadenza troppo lontani, oltre i 15 – 18 mesi, dal momento in cui li acquistate), bassi o nulli contenuti di zuccheri raffinati e/o sciroppi ed apportare sempre un certo importante contenuto di alimenti effettivi e non le classiche “essenze di…”.
La soluzione per la tutela delle persone risiede nella creazione di una corretta #coscienzaalimentare, nella mente e nei costumi del consumatore.
Coscienza alimentare significa saper leggere un’etichetta di un prodotto e saper discernere tra macrodifferenze importanti per la #salute di chi consuma il tal alimento. Coscienza alimentare significa sapere che l’ordine in cui leggiamo gli ingredienti di un prodotto segue una scala decrescente in base alle loro quantità presenti nell’alimento. Coscienza alimentare significa saper riconoscere quando una quantità di #calorie è eccessiva o esigua per un semplice #rompidigiuno e se queste derivano maggiormente da #carboidrati semplici o complessi, #grassi saturi o insaturi oppure #proteine.
Lo spuntino ideale dovrebbe essere pratico, apportare da un minimo di 100 fino ad un massimo di 200 Kcal in relazione alle attività svolte durante la giornata, al piano alimentare seguito, al tipo di attività fisica svolta ed alle tempistiche tra un pasto e l’altro o tra lo spuntino ed una sessione di allenamento. Dovrebbe essere bilanciato in macronutrienti se si predilige una #dieta equilibrata, oppure più energetico, con carboidrati in più rispetto alle proteine se consumato prima di uno sforzo.
Per lo #sportivo la questione diventa ancora più specifica: si dovrebbero privilegiare fonti energetiche a medio-lento rilascio, in particolare in vista dell’impegno fisico, eliminando o controllando #zuccheri raffinati o frutti che rischiano di non essere assorbiti in tempo per l’#allenamento o, peggio ancora, generare malassorbimento e picchi glicemici indesiderati.
Dott. Casali Paolo
Farmacista /specialista Inkospor