Due chiacchiere con Sara Franceschi, la più giovane atleta della spedizione italiana alle Olimpiadi brasiliane del 2016. Nuotatrice, Sara detiene attualmente ben 3 record: 200 misti categoria ragazzi (2’18″85), ottenuto nel 2013, e categoria cadetti (2’11″98), nuotato nel 2017, mentre nei 400 misti il record cadetti (4’40″03), ottenuto nel 2016.
NOME: SARA FRANCESCHI
CITTÀ DI PROVENIENZA: LIVORNO
DATA DI NASCITA: 01/02/1999
SPORT: NUOTO
GARE DISPUTATE NEL 2020: Trofeo Internazionale Settecolli di Roma (seconda nei 200 e nei 400 misti), Campionati regionali assoluti (4 ori: 200 rana, 100 delfino, 200 delfino, 200 misti), Campionati italiani assoluti di Riccione (oro nei 200 misti, argento nei 400 misti)
COME NASCE LA TUA PASSIONE PER IL NUOTO?
Tutto parte dai miei genitori: volevano che imparassi a nuotare da piccolissima, viviamo in una città di mare, perciò volevano che fossi a mio agio in acqua, per poter passare delle belle estati in spiaggia. Prima del nuoto però ho provato a fare danza ma ho capito che non era la mia strada, perché nel frattempo ho iniziato ad avere soddisfazioni dal nuoto, inizialmente soprattutto a livello di amicizie e di ambiente. Poi alle medie, anche grazie ai consigli di mia madre, ho deciso di dedicarmi esclusivamente al nuoto, così da avere il tempo sufficiente sia per studiare che per fare sport al meglio.
OSSERVANDO LA TUA CARRIERA, HAI UNA PREDILEZIONE PER LO STILE MISTO, COME NASCE QUESTA SCELTA?

All’inizio le società tendono a far praticare un po’ tutti gli stili, per avere anche una panoramica del nuoto nella sua interezza. Le gara preferite erano quelle a dorso e a rana, mentre ero diffidente con il delfino. Per il delfino occorre più forza, un aspetto che acquisisci quando sei più grande. Crescendo, anche grazie a mio padre Stefano – che è il mio attuale allenatore – e al team della mia società sportiva, ho preso confidenza con il delfino così ho iniziato ad allenarlo con costanza, assieme a rana e dorso, nei ero già avanti. La vera prova fu affrontare le prime gare miste che effettivamente diedero ottimi risultati.
QUAL È LA TUA ROUTINE DI ALLENAMENTO?
La mia settimana è scandita da 10 allenamenti da circa 7 km l’uno in acqua, a cui si aggiungono 3 sessioni in palestra con il mio preparatore Luca Trotta. In avvicinamento ad un gara si mantengono le stesse sessioni, diminuendo un po’ il chilometraggio per fare scarico.
PER L’INTEGRAZIONE ALIMENTARE SARA FRANCESCHI HA SCELTO INKOSPOR: QUALI SONO I PRODOTTI CHE UTILIZZI ABITUALMENTE?
La mia integrazione, inserita nella mia dieta grazie ai consigli della mia nutrizionista Carla Piccione,corre lungo tutta la giornata: al mattino prendo il Multivitamin e il Magnesium, che mi garantiscono un carico di energia per affrontare gli allenamenti. Durante il periodo di carico utilizzo BCAA dopo ogni sessione o utilizzo anche le Whey al gusto cioccolato. A volte, durante le sessioni di allenamento, posso aver bisogno di un po’ di energia extra e allora prendo volentieri un Energy Gel al gusto pompelmo-lime.
A bordo vasca invece ho sempre la borraccia con il Mineral Light pesca-maracuja per reintegrare vitamine e sali minerali persi durante le nuotate. Nelle giornate in cui faccio palestra, prima della sessione in sala faccio merenda con le barrette. Dii solito scelgo una Energy Bar al cocco o la Whey&Crispy al cioccolato. Quando invece affronto una gara, prima di mettermi in vasca prendo è indispensabile una fiala di Guaranà.
ASCOLTI MUSICA O HAI QUALCHE RITO PER CARICARTI PRIMA DI UNA GARA? COME GESTISCI LA TENSIONE?
A differenza di tanti colleghi la musica per me non equivale a concentrazione: se ascolto una canzone prima di una gara poi mi resta in testa, deconcentrandomi. Preferisco focalizzare la gara senza nessuna distrazione, isolandomi ed evitando di parlare con gli avversari. La tensione invece, soprattutto prima di una gara importante, indubbiamente sale e cerco di tenerla a bada con la respirazione.
A MARZO 2021 CI SONO LE SELEZIONI PER L’OLIMPIADE DI TOKYO, RINVIATE DI UN ANNO PER IL COVID, E SARA FRANCESCHI SI STA PREPARANDO. COME STAI VIVENDO L’AVVICINAMENTO A QUESTO EVENTO IMPORTANTISSIMO? A QUALI GARE PARTECIPERAI?
Sono completamente focalizzata su quell’obiettivo, la mia testa è tutta sull’appuntamento di marzo. Voglio arrivare alle selezioni per le Olimpiadi al meglio: ad oggi è certamente l’obiettivo più importante della stagione. Ovviamente farò le mie due categorie preferite: 200 e 400 misti.
ABBIAMO PARLATO DI INTEGRAZIONE E ORA PARLIAMO DI UN ALTRO ASPETTO CHIAVE: L’ALIMENTAZIONE. TI DILETTI IN CUCINA? TI PIACE CUCINARE?
Sì, mi piace moltissimo! Durante la quarantena mi sono dedicata a un sacco di esperimenti, perché stare in cucina mi diverte. Mi piace cucinare le verdure, in vari modi, perché le mangio sempre, sia a pranzo con pasta integrale o riso, sia alla sera quando mangio la carne o il pesce. Inoltre mi piace anche fare qualche dolce.
ORA HAI 21 ANNI, COME TI VEDI NEL FUTURO, MAGARI TRA 10 ANNI?
Sono ancora giovane, ho ancora tanto tempo da passare in vasca. In futuro mi vedo certamente, ancora nell’ambiente del nuoto. Sono un’atleta nel gruppo della finanza e, un domani, il lavoro da finanziere già so che mi piacerà. Spero di rimanere nel mondo del nuoto, magari come insegnante. Quando smetterò con le gare sono sicura che vorrò trasmettere alle nuove generazioni questa mia grande passione.